Per ottenere l’importo massimo dell’Assegno Unico Universale per i figli nel 2025, il valore ISEE deve essere pari o inferiore a 17.227,33 euro. Questo rappresenta la soglia aggiornata in seguito all’adeguamento annuale legato all’inflazione, secondo quanto stabilito per l’anno corrente. Oltre tale soglia, l’importo mensile riconosciuto tenderà progressivamente a ridursi fino a raggiungere il valore minimo previsto dalla normativa per chi non presenta l’ISEE o lo supera ampiamente.
Come funziona la soglia ISEE e gli importi dell’Assegno Unico
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), strumento fondamentale per misurare la situazione economica delle famiglie, determina l’entità dell’assegno unico universale.
In sintesi, il nucleo con ISEE fino a 17.227,33 euro riceve l’assegno massimo, che per il 2025 corrisponde a 201 euro mensili per ciascun figlio. Superata questa soglia, l’importo diminuirà progressivamente, toccando i 57,5 euro mensili quando l’ISEE supera i 45.939,56 euro o in assenza di dichiarazione ISEE.
Per chi ha un ISEE tra 17.227,34 e 45.939,56 euro, l’importo del beneficio è calcolato in modo graduale, proporzionalmente al reddito familiare dichiarato.
Importi e maggiorazioni: come cambiano nel 2025
L’assegno unico universale prevede incrementi specifici per situazioni familiari particolari che si sommano all’importo base calcolato in funzione dell’ISEE.
Le principali maggiorazioni
- Figli minori di 1 anno: maggiorazione del 50% dell’assegno fino al primo anno di vita.
- Famiglie con almeno tre figli e ISEE fino a 45.939,56 euro: incremento del 50% dell’assegno unico per i figli tra 1 e 3 anni.
- Famiglie con almeno quattro figli: aumento fisso di 150 euro mensili.
- Maggiorazione transitoria per chi ha ISEE fino a 25.000 euro: riconosciuta a chi beneficiava dell’assegno al nucleo familiare (ANF) nel 2021, come compensazione nel caso l’importo dell’assegno unico fosse inferiore a quanto percepito in precedenza.
- Disabilità dei figli: riconoscimento di ulteriori somme, che variano in base all’età e al grado di disabilità (97,7 euro per disabilità media, 109,1 euro per disabilità grave, fino a 120,6 euro per non autosufficienza).
Le maggiorazioni e le specifiche sono calcolate automaticamente dall’INPS, sulla base delle condizioni dichiarate nella domanda e dei dati ISEE.
Obbligo di aggiornamento ISEE e scenari particolari
Per continuare a beneficiare dell’importo massimo, è necessario presentare e aggiornare tempestivamente il proprio ISEE ogni anno. L’omessa presentazione comporta l’assegnazione automatica dell’importo minimo, poiché si presume che il valore del reddito sia superiore alla soglia massima prevista. Grazie a tale meccanismo, nasce una forte spinta ad aggiornare il proprio indicatore ogni inizio anno, soprattutto quando si verificano eventi che modificano la composizione del nucleo familiare, come la nascita di nuovi figli, cambiamenti nella condizione di disabilità o separazione dei coniugi.
Le variazioni presentate in corso d’anno possono essere comunicate attraverso il portale digitale dell’INPS e permettono l’adeguamento dell’importo dell’assegno riferito al nuovo assetto famigliare dichiarato.
Importanza dell’ISEE per l’assegno unico e universale
Il valore dell’ISEE rappresenta il punto chiave per la determinazione dell’importo spettante: se da un lato una soglia inferiore a 17.227,33 euro consente la corresponsione dell’assegno massimo, valori superiori riducono drasticamente il sostegno economico spettante.
Per le famiglie che non presentano la dichiarazione ISEE, la legge prevede l’erogazione automatica della somma minima: questo avviene anche nei casi di due nuclei genitoriali separati, qualora uno dei due non proceda all’aggiornamento.
Il meccanismo di progressiva diminuzione dell’importo rimane vincolato al valore dichiarato e non consente ulteriori deroghe se non in situazioni eccezionali, come la presenza di figli con disabilità o di nuclei numerosi (tre figli o più).
Va ricordato che tutti gli incrementi annuali dovuti all’inflazione possono modificare leggermente le soglie, perciò è importante verificare l’anno di riferimento delle tabelle pubblicate dall’INPS e dagli enti di patronato. Nel 2025, l’ulteriore aumento (+0,8%) rispetto alla soglia dell’anno precedente ha portato a fissare il limite proprio a 17.227,33 euro, rappresentando il punto di accesso per il massimo contributo mensile.
In sintesi, ottenere il massimo dell’assegno unico significa dichiarare un ISEE non superiore a 17.227,33 euro aggiornato al 2025. Solo così sarà possibile assicurarsi il pieno beneficio previsto dalla normativa per il sostegno ai figli a carico. Per approfondimenti sull’ISEE, è possibile consultare la voce dedicata su Wikipedia.